Giro d’Italia 2022, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2022.

TOP

Jan Hirt (Intermarché-Wanty-Gobert): Corona il suo sogno di vincere una tappa al Giro d’Italia  e lo fa in uno degli scenari più spettacolari di questa edizione, confermando il suo feeling con il Mortirolo, dove era già andato vicino al successo in passato. Malgrado problemi fisici e meccanici, perfetta la sua gestione tattica nello scegliere i momenti in cui muoversi, nascondendosi il giusto fino a piazzare le sue accelerazioni senza strafare.

Alejandro Valverde (Movistar): 42 anni ed è ancora lì, a battagliare con chi gli potrebbe essere figlio. La gamba non è chiaramente quella dei giorni migliori e allora ci mette la grinta e il coraggio di chi ama questo sport e regalare emozioni. Il risultato oggi non arriva, ma viene ricompensato dagli applausi del pubblico e da un buon piazzamento in classifica. Che a lui cambia poco, ma che per la squadra potrebbe anche rivelarsi molto più prezioso di quanto sembri.

Joao Almeida (UAE Team Emirates): La sua gestione delle salite è eccezionale. Limita benissimo i danni, tanto che davanti per staccarlo devono unire le forze e rinunciare a darsi battaglia, altrimenti il portoghese sarebbe rientrato. Anche nelle difficili discese del giorno, che sembrano il suo limite maggiore, si difende molto bene. La vittoria finale non sarà semplice da raggiungere, ma continua ad essere giustamente lo spauracchio di tutti gli scalatori.

FLOP

Guillaume Martin (Cofidis): Il francese poteva fare oggi una ottima operazione, invece si lascia sfuggire tutte le mosse decisive. Bravo ad entrare in fuga con determinazione, poi si perde e quella che poteva essere una giornata molto importante per la sua classifica, permettendogli di risalire ulteriormente la china, finisce invece con l’essere la giornata in cui viene sorpassato.

Giulio Ciccone (Trek-Segafredo): Non tanto per la tappa, quanto per il modo in cui gli è sfuggita l’azione giusta, che non gli ha permesso non solo di giocarsi al meglio le sue carte per il successo parziale, ma gli ha anche compromesso le possibilità di conquistare per la seconda volta la Maglia Azzurra di miglior scalatore. Di salite ce ne sono ancora tante, tuttavia oggi era una occasione importante e molto propizia visto come si era messa la tappa.

Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe): Se l’altro giorno era stato l’uomo in più della formazione tedesca, tanto da essere ancora ottimamente in classifica e poter anche rappresentare una pedina tattica importante, oggi salta senza aver mai lavorato, perdendo molto terreno. A questo punto dovrà mettersi completamente al servizio di Jai Hindley, ma serviranno gambe decisamente migliori rispetto a quelle di oggi, altrimenti sarà comunque un contributo relativo

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